Da venti a dodici regioni, è questa in estrema sintesi la riforma dell'amministrazione pubblica regionale che il Partito Democratico vuole realizzare per ridurre i costi dell'apparato burocratico e politico delle nostre regioni.
La riforma dovrebbe portare un risparmio di quasi il 30% delle spese amministrative e una migliore gestione delle strutture e delle risorse umane a disposizione delle regioni italiane.
La nuova cartina d'Italia
La riforma delle regioni ridisegna completamente la cartina politica del nostro bel paese, riportiamo a seguire la nuova carta geografica d'Italia secondo il Disegno di Legge Morassut-Ranucci:
Le nuove regioni d'Italia
A seguire l'elenco delle dodici macro-regioni in sui sarà suddivisa l'Italia secondo il DDL Morassut-Ranucci:
- Regione Alpina (Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria)
- Regione Lombarda (simile all’attuale Lombardia)
- Regione Triveneta (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia)
- Regione Emiliana-Romagnola (l’attuale Emilia-Romagna)
- Regione Appenninica o Grande Toscana (Toscana, Umbria e Lazio settentrionale)
- Regione di Roma Capitale (ex-provincia di Roma)
- Regione Adriatica (Marche, Abruzzo e Molise)
- Regione Tirrenica (Campania e Lazio meridionale)
- Regione di Ponente o Grande Calabria (Calabria e Basilicata occidentale)
- Regione di Levante o Grande Puglia (Puglia e Basilicata orientale)
- Regione di Sicilia (come l’attuale)
- Regione di Sardegna (come l’attuale)
Nessun commento:
Posta un commento