martedì 13 gennaio 2015

Riforma Regioni 2015: la cartina delle nuove regioni italiane secondo il disegno di legge Morassut-Ranucci (Partito Democratico)





Da venti a dodici regioni, è questa in estrema sintesi la riforma dell'amministrazione pubblica regionale che il Partito Democratico vuole realizzare per ridurre i costi dell'apparato burocratico e politico delle nostre regioni.

La riforma dovrebbe portare un risparmio di quasi il 30% delle spese amministrative e una migliore gestione delle strutture e delle risorse umane a disposizione delle regioni italiane.



La nuova cartina d'Italia

La riforma delle regioni ridisegna completamente la cartina politica del nostro bel paese, riportiamo a seguire la nuova carta geografica d'Italia secondo il Disegno di Legge Morassut-Ranucci:






Le nuove regioni d'Italia

A seguire l'elenco delle dodici macro-regioni in sui sarà suddivisa l'Italia secondo il DDL Morassut-Ranucci:


  • Regione Alpina (Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria)
  • Regione Lombarda (simile all’attuale Lombardia)
  • Regione Triveneta (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia)
  • Regione Emiliana-Romagnola (l’attuale Emilia-Romagna)
  • Regione Appenninica o Grande Toscana (Toscana, Umbria e Lazio settentrionale)
  • Regione di Roma Capitale (ex-provincia di Roma)
  • Regione Adriatica (Marche, Abruzzo e Molise)
  • Regione Tirrenica (Campania e Lazio meridionale)
  • Regione di Ponente o Grande Calabria (Calabria e Basilicata occidentale)
  • Regione di Levante o Grande Puglia (Puglia e Basilicata orientale)
  • Regione di Sicilia (come l’attuale)
  • Regione di Sardegna (come l’attuale)
Il testo della proposta di legge di riorganizzazione delle regioni di Morassut e Ranucci


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